Manima Bistrot, un nome che sembra voler essere una crasi tra le parole mamma e anima. E la scelta non è casuale, perché la famiglia e l’impegno appassionato sono due pilastri su cui si basa l’attività di ristorazione di recente inaugurata da Daniele Monterisi. Fuori uno degli scorci più suggestivi dell’intero borgo antico di Trani, a due passi dal porto; dentro un ambiente raccolto e accogliente, con tavoli sul soppalco, menu scritto sulla lavagna e un informale linearità dei toni d’arredo (foto 1).
Qui opera lo stesso Daniele, con il supporto della moglie Luciana Rizzi e dei figli Donatella e Manuele, dividendosi tra la sala e la ricerca di ottime materie prime che poi vengono lavorate dallo chef Corrado Di Gioia ( foto 2) per realizzare piatti capaci di mantenersi in equilibrio tra il mare e la terra, tra la freschezza mediterranea e la solida appartenenza ad antiche consuetudini alimentari.
Si può quindi seguire il solco della tradizione più verace, assaggiando le ricette «della nonna»: dalle polpette fritte di pane raffermo e cipolla, e dalla parmigiana classica; fino alle gustose orecchiette con i pomodori al forno, caciocavallo podolico e foglia di basilico (foto 3).
Oppure si può procedere con le divertenti variazioni sul tema dello chef, di cui sono protagonisti il pesce e gli ingredienti vegetali. Come nel caso dei cannoli di pane con sgombro arrostito e carote di Polignano, e della calamarata con vongole e pescatrice su crema di zucchine e menta.
Comunque su tutto regna sovrana la qualità dei prodotti, ampiamente dimostrata dalla zampina al vino bianco con cicorie selvatiche, e dalla rara squisitezza della muscisca con olio, limone e scaglie di caciocavallo podolico. In cantina ci sono diverse chicche da scoprire, e un particolare encomio va rivolto tanto al meraviglioso pane proveniente da un noto panificio cittadino, quanto all’amaro di erbe aromatiche del Gargano che viene servito dopo il caffè.
Fonte: Articolo a cura di Vincenzo Rizzi, Corriere del Mezzogiorno (Puglia) 13 Febbraio 2020